trio
E' davvero un container nuovo
di scrittore
26.03.2024 |
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"Rispondo al bacio intrecciando le lingue mentre anche Filippo si accosta e mi bacia il collo e mette una mano sul mio culo, io cerco il seno, piuttosto..."
Si chiama Filippo il figlio dell’ingegnere che ho conosciuto qualche giorno fa o meglio che mi ha scopato in un container dove stanno allestendo dei nuovi lavori per sistemare la zona.Il suo nome non lo sapevo anzi per me è il ragazzo ma poiché ci siamo, direi casualmente incontrati di nuovo, il casualmente è sarcastico perché ogni pomeriggio vengo a camminare da queste parti, ho scoperto che così si chiama.
Accanto al cancello della recinzione dove sta il container lo incontro e sono convinto che mi stesse aspettando anche se resto perplesso poiché non è solo ma in compagnia di una ragazza, un tipo molto simile a lui, alta e magra, la pelle bianca come la sua, mi viene da pensare che sia la sorella e passando faccio un cenno con il capo per salutare, non intendo fermarmi anche perché non è solo ma ha compagnia.
Ci pensa lui invece mettendosi al centro del passaggio e allungando un braccio per stringere la mia mano pertanto sono costretto a fermarmi e come ci siamo salutati fa subito le presentazioni e conosco Chiara che mi presenta come una sua amica e quindi non è la sorella come avevo pensato.
Ha un bel viso lentigginoso, un piercing sul naso e uno sul labbro mentre i lobi delle orecchie sono colmi di orecchini diversi, almeno quattro o cinque per orecchio.
“Filippo” esclama la giovane” come mai conosci questo signore!” chiede e lui sorridendo risponde guardandomi:” perché me lo sono scopato” e vorrei nascondermi sotto terra, ma che cazzo di figura e poi un po’ di privacy, mica si deve raccontare a tutti questa cosa!
La mano di lei, dolce e leggera afferra la mia e mi invita a seguirla guarda caso proprio dentro quel container che già ha conosciuto i miei microbi e i miei gemiti.
Mi bacia in bocca con il piercing sulla lingua e comprendo che i due aspettavano proprio me e che lei sapeva già tutto pertanto se vogliono divertirsi mi sta bene.
Rispondo al bacio intrecciando le lingue mentre anche Filippo si accosta e mi bacia il collo e mette una mano sul mio culo, io cerco il seno, piuttosto piccolo, di Chiara che sotto la maglia ha i capezzoli appuntiti.
Dentro il casotto la temperatura è calda, il sole del pomeriggio ha scaldato le pareti e si sta bene pertanto quando lei si scioglie e comincia a togliere gli abiti anche io mi spoglio e così Filippo e adesso, tutti nudi, siamo eccitati.
Chiara sale sul tavolo a gambe aperte e la sua fica depilata luccica di voglia; “lecca, dai” e non ci penso un attimo, un colpo di fortuna insperato e mi appoggio alle sue cosce per piegarmi e trovare la fica che odora di umori copiosi e come la lingua sfiora le sue grandi labbra emette un mugolio piuttosto forte.
La lecco stuzzicando il clitoride, soffiando, succhiando e si dimena pronta a tutto, la fica pulsa, si vede proprio che batte come se fosse un cuore, è davvero eccitante e alle mie spalle Filippo mi apre le natiche e ficca la sua lingua per lubrificare il buco.
Uso le dita sulla fica e lui copia usandole su di me, lecco e presto un orgasmo salato scappa via da questa fica delicata e Chiara non si vergogna a godere tra gemiti e un respiro affannoso muovendo il capo e fremendo tutta.
“Scopami” grida “ti prego”, e il cazzo che già si era indurito ora preme, mi alzo e posiziono tra le sue gambe che apro e sollevo e punto il glande rosso che come sente l’odore della fica non si tira certo indietro, affondo con un colpo solo e nell’attimo che lei grida io spingo dentro perché ho troppa voglia di aprire questa fica giovane, la scopata diventa seria, importante, il cazzo scivola dentro la carne che scotta e Filippo sale sul tavolo e presto il suo cazzo è all’altezza del mio viso, apro la bocca mentre mi invita a succhiare e anche se scomodo riesco a prenderlo e ingoiarlo.
La scopata non perde di qualità perché sono concentrato e Chiara ha una voglia di cazzo che si percepisce molto bene pertanto afferrando meglio le gambe spingo con durezza e la porto all’orgasmo che raggiunge con la bocca spalancata e gli occhi aperti godendosi tutto il piacere che la avvolge.
Mi spinge via liberandosi e alzandosi mentre ha il fiatone e al suo posto si allunga Filippo con il suo cazzo pronto a lavorare.
“Sali” esclama la ragazza” sali sul cazzo, voglio vedere” e decido che se lo merita, nel poco spazio salgo e mi posiziono sopra a Filippo poi piego le ginocchia e il culo con il cazzo si incontrano per una scopata che avevano programmato e di cui io sono il protagonista involontario.
Il cazzo scivola nel mio culo forzandolo e adesso siamo messi che lui spinge mentre io tento di stare appena sollevato perché possa muoversi e scopare e in effetti il giovane dimostra la sua forza e la voglia di ficcare tutto dentro il suo cazzo.
Chiara è difronte a me, in piedi e sorride, i capezzoli appuntiti sono il segno della sua eccitazione, non vedo le sue mani ma so che si sta masturbando, il movimento del braccio non lascia dubbi e poi le sue espressioni di concentrazione sono la prova definitiva.
Filippo non mi dà tregua ed ecco che come la volta scorsa il suo cazzo cresce dentro le pareti del culo facendo lo stesso effetto della prima volta, riempiendo le pareti tutte e allargandole al massimo e devo urlare di fare piano ma non mi ascolta, quando il cazzo gli cresce così poi non si ferma più e il suo ansimare è un primo avvicinarsi verso l’orgasmo.
“Ah sono quasi alla fine “grida e come se fosse un segnale di accordo con la sua amica, Chiara si fionda con la bocca sul mio cazzo e senza smettere di sditalinarsi succhia il mio cazzo che colto di sorpresa esplode in una serie di schizzi di piacere intenso proprio quando anche Filippo si svuota riempiendo il mio orifizio della sua sborra bollente.
Restiamo in questa posizione, io seduto sul cazzo del giovane e lei che lecca via il mio piacere poi mi chiede di alzarmi e come il cazzo di Filippo è libero la sua bocca lo accalappia e lo pulisce.
Scendiamo dal tavolo senza fare nulla perché lei presa da frenesia si sta masturbando quasi brutalmente e aspettiamo che raggiunga un ennesimo orgasmo che le sue grida confermano.
Torno verso casa, un bagno adesso è d’obbligo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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